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VPT Ferrovia & Turismo

Si sostenga il personale!

Il comitato (da sin.): Laurent Juillerat* (TRN-Rail), Bellinda Bärtsch* (RhB), Eleonora Wüthrich* (davanti, Servizi ferroviari), Cataldo Anzalone* (dietro, FLP), Willi Steiner (MGB), Nicola Capoferri* (dietro, FLP), Christoph Locher* (SOB), Heinrich Disch (MOB). Le colleghe e i colleghi indicati da un asterisco sono anche nel Comitato centrale VPT, Nicola Capoferri è membro sostituto.

Da tutte le maggiori e da molte più piccole imprese ferroviarie sono giunti, lo scorso 3 marzo, i militanti che a Olten hanno partecipato al raduno del settore Ferrovia e turismo della VPT. Non solo interventi sulla digitalizzazione, ma anche sulle azioni del SEV nel 2020: FVP, reclutamento e Commissione giovani SEV.

«Ben 70 partecipanti, è fenomenale!», ha esordito il presidente centrale VPT Gilbert D’Alessandro salutando le colleghe e i colleghi del comitato di settore, rieletto per il periodo 2021 – 2024. Un tema autoinvitatosi è stato il coronavirus. «Chi avrebbe pensato un paio di settimane fa che per causa sua sarebbero stati annullati così tanti eventi», ha commentato Laurent Juillerat. «Molti di voi operano in un contesto ad elevato rischio di contagio: il personale del treno e di sportello, i collaboratori della ristorazione ferroviaria e così via. Alla fine però siamo tutti interessati e oggi non possiamo immaginare le conseguenze di questa epidemia.» Il vicepresidente SEV Christian Fankhauser ha riconosciuto che: «Come altri politici, anch’io devo attenermi al divieto di stringere la mano, una cosa per noi inusuale...»

Le FVP elemento dei salari e della pensione

Christian Fankhauser ha sollecitato tutti a continuare la raccolta di firme per la petizione del SEV «Non toccate le FVP», per evitare un ulteriore peggioramento delle agevolazioni di viaggio del personale. «L’UFT sostiene di volere solo più ‹trasparenza›, mentre l’Unione dei trasporti pubblici fa sapere di essere obbligata ad agire. Un giocare alla ‹Peppa tencia› inaccettabile!» Questo attacco alle FVP è una promessa non mantenuta, ha rincarato il presidente SEV Giorgio Tuti: «La nascita delle FVP negli anni 90 era frutto di un accordo: rinunciando a una parte del salario, in compenso il personale dei trasporti avrebbe sempre beneficiato di viaggi agevolati sulla rete dei TP. Meno salario voleva anche dire minori rendite di pensione. Per questo le FVP vanno considerate una componente della rendita per i pensionati e non si possono semplicemente cancellare!»

La digitalizzazione deve servire a tutti

«Oggi non possiamo ancora sapere che cosa ci porteranno la digitalizzazione e la robotizzazione. Certo è che il progresso tecnologico è inarrestabile. Ma occorre anche fare in modo che sia utile alle persone e non un danno, ha affermato Christian Fankhauser introducendo il tema della giornata. Un giorno forse vedremo circolare IC lunghi 400 metri senza personale del treno e macchinisti a bordo, ma come reagiranno i viaggiatori? Sugli autobus navetta senza pilota sono tuttora presenti degli addetti – come in passato gli autisti – in grado di intervenire in caso d’emergenza, altrimenti molti si rifiuterebbero di salire. La gente non gradisce nemmeno le «stazioni fantasma» e i «supermercati fantasma», e il nostro sentimento di sicurezza aumenta con la presenza del personale. Anche la comunicazione tra persone è sempre apprezzata. Si pensi che Ikea vuole aprire negozi nelle stazioni, mentre le ferrovie insistono con la chiusura degli sportelli… senza avvedersi, in apparenza, che la consulenza individuale rimane necessaria e importante per molti, anche se nel frattempo oltre la metà dei biglietti sono venduti sui canali elettronici. E le FFS stesse utilizzano di nuovo maggiormente gli annunci a voce nel treno invece di quelli automatizzati. Insomma, perché i trasporti pubblici restino attrattivi, non potranno fare a meno del personale anche in futuro. Ecco però che le figure professionali cambiano e molte mansioni scompaiono, come ad esempio le faticose operazioni manuali di agganciamento dei veicoli, mentre i nuovi compiti, come l’intera gestione dei mezzi digitali, richiedono nuove abilità. Le sfide principali per i sindacati sono:

• Contratto sociale per tutte le aziende come le FFS: nessuno deve essere licenziato a causa della digitalizzazione!

• Soluzioni settoriali per la formazione continua.

• I guadagni di produttività devono andare a beneficio del personale.

Per il presidente centrale Gilbert D’Alessandro lo Stato deve provvedere, attraverso prescrizioni alle imprese, che queste accettino le nostre rivendicazioni. Pure ricordato il diritto di non essere reperibili nel tempo libero.

Manca il sostegno

Appendendo punti colorati a una lavagna, i partecipanti alla giornata hanno risposto alle tre domande seguenti:

«Il tuo posto di lavoro è già stato cambiato dalla digitalizzazione. Come trovi questo cambiamento?» – Tre quarti hanno dato un giudizio tra «positivo e negativo», un quarto «positivo» e un solo collega «negativo». («Perché nella mia azienda la digitalizzazione non è ancora arrivata», ha spiegato.)

«Pensi che fra tre o cinque anni il tuo posto di lavoro ci sia ancora e sarai in grado di continuare a svolgerlo?» – La grande maggioranza ha risposto «sì», pochi «forse» e uno solo ha detto «no».

«Il tuo datore di lavoro ti sostiene nell’apprendere i cambiamenti digitali?» – Due quinti hanno risposto «parzialmente», un quinto «sì» e un altro quinto «no». Un collega ha citato la sua azienda, che non fornisce smartphone o tablet ai propri consulenti alla clientela, ma pretende che abbiano un loro cellulare con tutte le app necessarie per consigliare i clienti…

«I datori di lavoro devono fornire un migliore sostegno al loro personale nell’affrontare il fenomeno della digitalizzazione – ha ricapitolato Fankhauser – soprattutto nella formazione continua. Ci attende molto lavoro, diamoci da fare»!

Markus Fischer
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Commissione giovani

La segretaria sindacale Xenja Widmer ha presentato la Commissione giovani, che al momento conta 25 membri, di cui uno della VPT. L’obiettivo è di avere almeno due rappresentanti per ogni sottofederazione. Gli interessati possono annunciarsi all’ indirizzo Enable JavaScript to view protected content.. «I giovani attivi nella nostra commissione - - ha detto Widmer - saranno i futuri membri attivi delle sezioni». Nel 2020 la Commissione ha organizzato 5 attività nel tempo libero e tenuto 6 riunioni; per il programma si veda al sito: www.sev-young.ch. Obiettivi: visitare la metà degli «Junior Business Team» nel ramo dei TP e acquisire almeno 500 follower su Instagram (instagram.com/sevyoung). Presente anche su FB: facebook.com/sev.jugend.
Dal 1991 i giovani lavoratori e apprendisti sotto i 30 anni hanno diritto a un congedo della durata massima complessiva di 5 giorni per un’attività non retribuita (articolo 329e del CO). Il congedo va richiesto 2 mesi prima con un apposito modulo. Altre info su: https://sev-young.ch/it/la-gioventu-sev/congedo-giovanile/

Acquisizione di personale e reclutamento di membri

In molte imprese ferroviarie nei prossimi cinque - otto anni andrà in pensione almeno un terzo del personale. Per far fronte al problema demografico, le aziende dovranno assumere molti dipendenti in tempi brevi. «Ci riusciranno solo con condizioni d’impiego e di lavoro attrattive», ha rimarcato Fankhauser. «In parole povere: salari migliori, soprattutto per chi lavora a turni la notte e nel fine settimana ( migliore qualità di vita), servizi più corti, giorni di lavoro senza troppe interruzioni, la settimana di cinque giorni ecc.». Da parte sua, per evitare che il grado di organizzazione cali, il SEV dovrà reclutare un numero elevato di nuovi membri. Altrimenti sarà difficile mantenere e migliorare il livello di qualità dei CCL. Tutti sono chiamati a convincere colleghe e colleghi sul posto di lavoro, come le sezioni, che dovranno impegnarsi con l’aiuto dei professionisti del SEV e delle sottofederazioni. Campagna di reclutamento VPT 2020: la VPT appoggia gli sforzi delle sezioni anche nel 2020 con un contributo di almeno 75 e un massimo di 1000 franchi, calcolato secondo la formula «numero di membri della sezione il 1° gennaio 2020 x 2 franchi», come ha spiegato il responsabile del reclutamento VPT René Schnegg. Per poter ricevere l’importo fissato, bisogna annunciare in anticipo le azioni all’indirizzo Enable JavaScript to view protected content.. «Nel 2019 la VPT ha acquisito 542 nuovi soci, aumentando così il numero dei membri attivi», si è rallegrato Schnegg. «Il calo del numero di pensionati ha però comportato una riduzione degli effettivi di 62 unità, a 10 146 membri. Ciascuna delle 60 sezioni VPT nel 2019 ha reclutato almeno un nuovo membro, nel 2020 dovranno essere almeno tre!»