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Nuova legge protezione dei dati

I dati son preziosie vanno protetti

Il 1° settembre 2023 entrerà in vigore in Svizzera la nuova legge sulla protezione dei dati. Il SEV dovrà quindi riorganizzare il trattamento di tutti i dati. Le nuove regole riguardano anche tutti i membri del SEV. Una prima valutazione.

La prima legge federale sulla protezione dei dati è entrata in vigore a metà del 1993. Allora, internet non era altro che un giochetto da nerd, i telefoni cellulari servivano solo per le chiamate e venivano trasportati in una valigetta e i dati, perlopiù cartacei, erano conservati in cartelle e armadietti. Il cartellino per la registrazione dell’orario era la normalità e le autorizzazioni di accesso agli edifici venivano gestite assegnando le chiavi. Inimmaginabile oggi.

Era evidente che la legge sulla protezione dei dati dovesse essere completamente rielaborata per adattarla alla nuova realtà. Le discussioni parlamentari sono state accese. Alla fine, è stato raggiunto un accordo politico e la legge sulla protezione dei dati riveduta entrerà in vigore il 1° settembre 2023.

La protezione dei dati è stata ed è molto importante per il SEV che ha sempre fatto tutto il possibile per tutelare e rappresentare gli interessi e anche i dati dei propri membri. Di conseguenza, il SEV ha sottoposto le proprie procedure e i propri regolamenti a una verifica interna al fine di proteggere in modo ottimale i dati dei propri soci, anche nel quadro della legge sulla protezione dei dati riveduta.

Le principali novità

La legge sulla protezione dei dati rivista, così come il diritto vigente, ha lo scopo di proteggere i dati delle persone fisiche. D’ora in poi i dati delle persone giuridiche (imprese, associazioni, ecc.) non saranno più presi in considerazione o integrati in altre leggi. La nuova legge pone l’accento sui dati particolarmente degni di protezione, ossia quelli che possono identificare una persona in modo univoco: dati sanitari, dati sull’appartenenza religiosa o altri dati sensibili che, se divulgati in maniera avventata, possono causare danni alla persona interessata.

Pertanto, per il trattamento dei dati personali è necessaria una base legale o regolamentare e il consenso della persona interessata.

Il consenso: particolarità

Ai sensi della vigente legge sulla protezione dei dati è consentita qualsiasi trasmissione di dati se non espressamente vietata dalla persona interessata.

La nuova legge sulla protezione dei dati segue un approccio completamente nuovo: vieta la divulgazione senza il consenso della persona interessata, se i dati non sono necessari per lo svolgimento di un’operazione contrattuale. Ciò non significa che ogni passaggio debba essere autorizzato dalla persona interessata, ma semplicemente che questa deve sapere esattamente cosa succede o potrebbe succedere ai propri dati.

Che cosa fa il SEV?

Gli statuti del SEV disciplinano la collaborazione con le sezioni e le sottofederazioni e stabiliscono regole vincolanti per lo svolgimento dei compiti. I singoli compiti e servizi sono riportati in regolamenti specifici. Gli statuti e i regolamenti costituiscono le basi giuridiche per l’operato del SEV e anche la protezione dei dati è disciplinata attraverso questi strumenti.

I tuoi dati sono importanti per noi

I dati dei soci del SEV sono trattati in un ambiente informatico protetto e utilizzati solo per uso interno. Per servizi particolari, come l’assistenza giuridica professionale, il SEV richiede alla persona interessata un consenso specifico. Ora il SEV deve regolamentare la collaborazione con partner quali Helvetia, KPT o Reka; per questo motivo, richiederà a tutti i soci il consenso per la trasmissione diretta dei loro dati. Pertanto, in futuro a ogni socio sarà inviato un apposito modulo.

l SEV invita tutti i soci a compilare il modulo e a rispedirlo entro il 31 maggio 2023 per posta a SEV, Steinstrasse 35, 3006 Berna oppure per e-mail a

Franziska Schneider